Sun King «I.d.j.s» (2009)

Sun King «I.d.j.s» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1654

 

Band:
Sun King
[MetalWave] Invia una email a Sun King [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Sun King [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Sun King

 

Titolo:
I.d.j.s

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ivan Perugini :: Vocals, Guitars
Daniele Sincini :: Bass, Vocals
Giacomo Pettinari :: Guitars
Stefano Casoni :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
37' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Quando c'è la passione sotto si sente subito, te la trasmettono via stereo direttamente sottopelle. Non è una questione di denaro: è schiettezza, motivazione e buona volontà. I Sun King vi porgono sulle loro mani un piccolo album di grande valore; un animaletto confrontato alle mega produzioni che vengono snocciolate di questi tempi, ma con una carica indiscutibile, elettrico ed accogliente, per tutti coloro che amano il rock genuino.
Indovinate? Non è un album che cambierà il mondo, ma ha ben altri pregi. Quello che vi danno i Sun King ve lo potranno dare anche altri (potete ad esempio confrontare queste righe con quanto riportato ad esempio per The Stuff, sempre nelle pagine di Metal Wave), ma di questi tempi, dicevo appunto, è materia carente. La realtà dei fatti è che se si ama il rock, quello dal taglio pulito, ma decisamente energetico non si può rimare indifferenti a tracce come la scapestrata “After The Night” o la punkeggiante “I Rock, I Roll”, che non può non rievocare gli AC/DC (ma questo non è un difetto), corredata da una curatissima parte solista. Altri numeri azzeccati sono la fragorosa serrata “A Wave” e l'opener “Turn Me On”.
Come dicevo non ci troviamo a nulla di trascendentale, ma sicuramente piacevole, sebbene sia presente qualche parte non convincente come ad esempio il banale hard blues strumentale di “BFB Together” o la ballata finale “Lully Ann” davvero troppo pretenziosa. A parte questi dettagli generalmente si può considerare molto valida la prova dei componenti che riescono a gestire a una sezione ritmica agile e plasmabile in grado di reggere il buon lavoro delle chitarre, tra hard rock e blues, mai noiose. Una parola anche per il cantante la cui voce non è certo da competizione, ma svolge un lavoro egregio, senza appesantire le composizioni con certe urla noiose, tipiche nel genere, che usualmente servono solo da sfoggio di tecnica. La produzione sonora si fonde bene con le sonorità prediligendo un attacco diretto e più “live”, ruvido e, piccola curiosità, la cura del master è stata affidata a Paolo Ojetti degli Infernal Poetry. Per appassionati.

Track by Track
  1. Turn Me On 65
  2. After The Night 65
  3. I Rock I Roll 65
  4. A Wave 65
  5. BFB Together 55
  6. I Just Want 60
  7. The Dance Of Darkness 60
  8. Lully Ann 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
61

 

Recensione di June » pubblicata il --. Articolo letto 1654 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti